Qualche settimana fa sono stato contattato da HiFiGO, che mi ha proposto di recensire questo paio di In Ear Monitor di fascia economica. Per recensire il prodotto non ho ricevuto alcun compenso.
HiFiGO è un negozio online di prodotti HiFi con un catalogo molto ricco e incentrato soprattutto di prodotti cinesi di qualità (Topping, SMSL, Gustard) ma anche marchi occidentali come HiFiMAN e Fiio per citarne solo alcuni.
TRN TA1 Max: Chi è TRN Audio
TRN Audio, un marchio fino a un mese fa disconoscevo totalmente, è un produttore con sede in Cina e specificatamente nella regione del Guangdong, specializzato in auricolari ed IEM sia cablati che bluetooth. Una rapida occhiata al sito ufficiale (https://trn-audio.com/) ci fa subito capire che abbiamo a che fare con un produttore che si distacca di molto dalle “cinesate” a cui siamo stati abituarti in passato.
TRN TA1 Max: spacchettamento e dotazione
Il primo impatto aprendo la scatola è molto piacevole: tutto è ben curato e disposto razionalmente, in primo piano ovviamente spiccano i due auricolari e una scatola tonda in metallo dentro la quale andremo a riporre i nostri IEM per portali in giro o semplicemente custodirli al sicuro.

Dotazione:
Nella scatola, oltre agli auricolari TRN TA1 Max, troviamo un cavo a 4 core intrecciato, un set di ben 8 coppie di “gommini”(ear tips, per i più pignoli) fra questi troviamo una coppia in memory foam e in fine un adattatore minijack/jack.
Riguardo al cavo, come riportato dal produttore, esso utilizza conduttori in rame ofc placcati argento. Il cavo è terminato con un connettore a due pin tipico degli IEM sbilanciati.
Qualità Costruttiva:
Le prime impressioni riguardo la qualità costruttiva sono molto buone. Gli auricolari mi sembrano robusti e leggeri, non sono per nulla “plasticosi” essendo il corpo dell’auricolare in alluminio. Stesso discorso per il cavo: la qualità e la flessibilità sono buone.

Ergonomia:
Forse la caratteristica che mi ha più stupito di queste cuffie è l’eccezionale ergonomia, devo ammettere che non avevo mai ascoltato per tante ore con degli IEM ad “uncino” e quello che temevo era proprio il fastidio del cavo dietro l’orecchio. Da questo punto di vista TA1 Max li ho davvero dimenticati!
Caratteristiche Tecniche
Parlando delle caratteristiche tecniche i TRN TA1 Max sono auricolari di tipo ibrido e possiedono due driver: per la gamma medio bassa utilizza un driver dinamico a doppio magnete con diaframma da 10mm placcato in berillio che conferisce 4 volte la rigidità dell’acciaio e il 75% più leggero del titanio, mentre un driver ad armatura bilanciata, basato sulle unità Knowles 33518, si occupa delle alte frequenze.
La tipologia di cover è semi aperta per assicurare il giusto afflusso d’aria e rendere l’ascolto più confortevole riducendo la pressione sul timpano.
Di seguito i dati tecnici e il grafico di risposta in frequenza pubblicato sul sito del produttore.
Risposta in frequenza | 10-40000Hz |
Sensibilità | 118dB |
Impedenza | 22Ω |

Prova d’ascolto
Sul manuale (in Inglese maccheronico) il produttore consiglia un rodaggio di 24 complessive di riproduzione, tuttavia la curiosità di ascoltare subito come suonassero questi IEM era troppa, quindi ho collegato tutti i cavetti, ho lasciato i gommini di default attaccato il jack allo smartphone e via ad ascoltare musica con Amazon Music HD.
La prova su Smartphone
Il primo ascolto è stato devastante: bassi scarsi e alte frequenze trapananti con uno scarso isolamento acustico dall’esterno. Una vera ciofeca insomma.
Tuttavia ero consapevole di esser ben lontano dall’optimum, mi sono armato di santa pazienza e ho cominciato a sgranare i gommini come un rosario, negli auricolari ritengo che i gommini siano una delle componenti fondamentali per la costruzione di un suono piacevole e accurato, probabilmente la più importante.
Il produttore riporta sul sito delle differenze acustiche e timbriche fra i vari ear tips, ma ammetto di aver scelto unicamente in base all’ergonomia e all’isolamento acustico, ed è quello che consiglio di fare a tutti, visto che questi due parametri sono quelli che a mio avviso determinano il suono migliore. Per la cronaca: la mia scelta è ricaduta sui gommini neri di media dimensione.
Il solo cambio di ear tips ha migliorato l’isolamento ed aumentato presenza e qualità delle basse frequenze, restava però il problema delle alte frequenze trapananti.
Prova d’ascolto su PC
Ho quindi testato gli auricolari TRN TA1 Max con il PC, Amazon Music HD e l’uscita cuffie dell’interfaccia audio esterna (M-Audio) e la vita e tornata a sorridere!
L’equilibrio tonale è decisamente migliorato, le alte frequenze sono sempre molto presenti ma non sono trapananti come su smartphone, queste si traducono piuttosto in un dettaglio piuttosto spiccato.
A questo punto è evidente che il problema sia lo smartphone che ovviamente non è un dispositivo HiFi, alla luce di ciò ho deciso di acquistare un DAC esterno per smartphone.
Ascolto con DAC esterno su Smartphone
Dopo una ricerca su Amazon, la scelta è ricaduta sul DAC KEYSION USB TYPE C, che utilizza ottimi chip e può riprodurre brani fino a 384 kHz/32bit e DSD fino a DSD128 (Spoiler: del tutto inutile su Android), il tutto con una spesa assolutamente umana di circa 25€.

L’ascolto con con questo DAC si è rivelato decisamente migliore rispetto a quello dell’uscita cuffia dello smartphone, tuttavia non era ancora paragonabile a quello da PC.
Ho quindi fatto un quarto test collegando questo DAC al PC, stavolta l’ascolto era paragonabile a quello con l’interfaccia M-Audio, anzi riuscivo ad impostare frequenze di campionamento e risoluzioni maggiori essendo un dispositivo più recente.
Gli smartphone Android fanno schifo per ascoltare musica?
Alla luce di ciò un terribile interrogativo si è fatto largo nella mia mente: gli smarthpone Android fanno schifo per ascoltare musica, al netto del DAC collegato? E la risposta che mi sono dato è: “Sì, per Dio!”
Ma qui si apre un altro capitolo, che approfondirò in un prossimo articolo. Forse.
Considerazioni finali
TRN TA1 Max: IEM economici e di qualità