Se siete realmente interessati all’Home Theatre (quello vero), non c’è altra soluzione che un sintoamplificatore per dare potenza al vostro set di diffusori surround!
Cos’è un sintoamplificatore
Il sintoamplificatore, anche detto ricevitore AV, è un dispositivo audio che si occupa di gestire i segnali audio e video provenienti da sorgenti come lettori bluray, decoder Sky, Android Box e console di videogame, nonché l’audio della stessa TV (tramite eARC, vedremo poi cos’è) e indirizzarli verso differenti destinazioni.
I segnali video verranno destinati al TV o videoproiettore, i segnali audio verranno invece amplificati dal sintoamplificatore stesso che provvederà ad amplificarli e inviarli agli altoparlanti. Si tratta a tutti gli effetti del centro di un sistema Home Theatre 5.1 o 7.1 o Atmos, soprattutto per la visione (e l’ascolto) di Bluray 4K.
Molto spesso un sintoamplificatore è anche dotato di Tuner radio FM/DAB+, questo lo riporta alle origini del suo nome, negli anni ’70 infatti per sintoamplificatore si intendeva un amplificatore stereo che integrava un sintonizzatore radio, oggi invece è sinonimo di ricevitore AV e home theatre. Oltre al tuner un ricevitore AV offre spesso funzionalità di streamer di rete per l’ascolto di servizi di musica in streaming come Spotify, Tidal, Amazon Music, Apple Music. Per gli amanti del vinile è quasi sempre presente in molti sintoamplificatori l’ingresso phono.
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Guida definitiva ai servizi di musica in streaming
Rispetto ad un normale amplificatore stereo, un sintoamplificatore AV ha più di due canali di uscita ai quali collegare gli altoparlanti per creare un Home Theatre.
Bando alle ciance, andiamo a scoprire i migliori sintoamplificatori AV selezionati da HiFi Per Tutti!
I migliori Sintoamplificatori AV del 2023
- Denon AVCX4700H
- Marantz SR5015 DAB
- Denon AVC-X6700
Nota Bene: questa lista è in costante aggiornamento, inoltre a seguito della pandemia di Covid19 le scorte di molti prodotti elettronici si sono azzerate. L’articolo verrà quindi periodicamente aggiornato una volta tornata la disponibilità di prodotto.
- Cos’è un sintoamplificatore
- I migliori Sintoamplificatori AV del 2023
- Denon AVCX4700H
- Marantz SR5015 DAB
- Denon AVC-X6700H
- Come scegliere un sintoamplificatore
- Home Theatre 5.1 vs Home Theater 7.1 vs Home Theatre Dolby Atmos
- Sintoamaplificatore Configurazione e Calibrazione
- Conoscere le connessioni di un Sintoamplificatore
Denon AVCX4700H
Denon AVCX4700H, sintoamplificatore AV di alta qualità 9.2, silver
Questo sintoamplificatore AV 8K di altissima qualità offre la bellezza di 9 canali amplificati, ci si potrà quindi sbizzarrire con sistemi 5.2.2, 5.2.4, 7.2.2 (vi spiegherò dopo queste sigle). Inoltre è in grado di gestire 11 canali, per avere i due canali extra servirà un finale stereo per ottenere un home cinema da ben 11 canali.
Le codifiche supportate per l’audio surround sono Dolby Atmos, DTS:X, IMAX Enhanced e Auro-3D, gestite tramite due DSP Griffing Lite ADI, così come sono supportate tutte le novità introdotte dallo standard HDMI 2.1.
Sono supportati diversi servizi di musica in streaming fra cui: Spotify, Amazon Music HD, TIDAL e altri ancora tramite Bluetooth, Apple AirPlay 2 e Wi-Fi con HEOS Built-in, non mancano le Internet Radio tramite TuneIn . È inoltre possibile ascoltare la propria collezione di musica liquida, compresi i formati audio ad alta risoluzione (WAV, FLAC, ALAC e DSD da 2,8/5,6 MHz) tramite USB o rete domestica.
Non manca il l’ingresso Phono per collegare un giradischi, anche se probabiliste gli amanti del vinile preferiranno collegare un secondo sistema esclusivamente per la musica, come vi abbiamo spiegato qui.
Dal punto di vista delle prestazioni misurabili, e quindi oggettive, siamo di fronte ad un sintoamplificatore eccellente considerando il prezzo. Dalle misurazioni pubblicate su audio science review a questo indirizzo, è emerso come il DAC interno abbia una distorsione (SINAD) esigua per un dispositivo di questa fascia di prezzo, anche altri parametri, non solo della sezione digitale ma anche dell’amplificazione, dimostrano che questo sintoamplificatore è fatto bene. Altri sintoamplificatori da 5000 € o più hanno rivelato prestazioni inferiori.
Il sistema di correzione acustica ambientale è l’ Audyssey MultEQ XT32 che insieme alla configurazione guidata vi consentirà di ottenere il massimo dal vostro sistema home theatre.
Questo ricevitore AV è compatibile con Google Assistant, Amazon Alexa, Apple Siri (via AirPlay 2), mentre dal punto di vista del bluetooth è possibile ascoltare tramite cuffie bluetooth e contemporaneamente tramite i diffusori.
La potenza è di 125W per canale in configurazione stereo (8 Ohm, THD 0,05%).
Marantz SR5015 DAB
Marantz SR5015 DAB Silver Gold
A differenza del “cugino” di casa Denon visto in precedenza, questo Marantz dispone di 7.2 canali, più che sufficienti per creare un home theatre Dolby Atmos 5.2.2.
Anche questo sintoamplificatore Marantz offre tutte le ultime specifiche HDMI 2.1, che faranno felici i gamer e gli appassionati di home cinema più esigenti. Rispetto a Denon, con cui Marantz condivide ormai molta della progettazione interna, quest’ultima utilizza un particolare e caratteristico tipo di circuito di amplificazione denominato HDAM.
I convertitori D/A, AKM AK4458, di livello “reference”, offrono il supporto per file in alta risoluzione fino a 24 bit/192 kHz per quanto riguarda il PCM, e 2,8 MHz e 5,6 MHz per il DSD.
La principale differenza rispetto ai sintoamplificatori Denon è proprio il suono, decisamente molto “morbido”.
Il display, ricavato in quello che sembra un piccolo oblò, è gradevole come estetica ma decisamente poco funzionale se il sintoamplificatore è posto a una certa distanza.
Un grande punto a favore di questo sintoamplificatore Marantz SR5015 è la presenza di un tuner DAB+ che a mio avviso è una dotazione che dovrebbe essere d’obbligo oltre una certa soglia di prezzo.
La potenza massima in configurazione stereo è di 140 W (6 ohm, 1 kHz, 0.7%THD).
Denon AVC-X6700H
Denon AVC-X6700 Ricevitore AV Nero
Saliamo di livello e arriviamo a questo peso massimo di casa Denon, non solo per i suoi 15 kg di peso, ma anche per il numero di canali disponibili: 11.2, con cui è possibile ottenere configurazioni home theatre Dolby Atmos 7.2.4, 9.2.2 oppure 9.2.4 aggiungendo un finale stereo aggiuntivo, l’elaborazione audio è infatti su 13 canali!
Rispetto al Denon AVC-X4700H, questo sintoamplificatore AV offre la decodifica DTS:X Pro, Front Wide Speakers (la possibilità di aggiungere due speaker frontali supplementari) sia Dolby che DTS, supporto Auro 3D su 13 canali.
Gli amplificatori hanno inoltre un design “monoblocco”, caratteristica presente nei ricevitori AV di livello high-end dal prezzo doppio rispetto al AVC-X6700H.
La compatibilità con HDMI 2.1 è completa e non mancano ovviamente il supporto ai file Lossless e Hi-Res, compreso il DSD, lo streaming dai principali servizi e il controllo vocale tramite i tre principali assistenti. Anche in questo modello è presente la calibrazione Audyssey MultEQ XT32 .
La potenza a disposizione è di 140 watt per canale in configurazione stereo (8 ohms, 20Hz–20kHz, THD: 0.05%).
Come scegliere un sintoamplificatore
Nella scelta di un ricevitore AV vanno considerate alcune variabili, primo fra tutti il tipo di sorgete che andremo ad utilizzare. Se infatti la vostra sorgente è una console di ultima generazione come PlayStation 5 o Xbox Series X, il vostro ricevitore AV (e il vostro TV) dovrà necessariamente essere compatibile con le “nuove” specifiche HDMI 2.1.
Lo stesso vale se volete godere realmente dei contenuti in 4K HDR, soprattutto il Dolby Vision e HDR+, è quindi importante acquistare un sintoamplificatore che sia aggiornato agli ultimi standard per poter davvero creare un home theatre appagante sia sotto il profilo audio che video.
Un altro parametro da tenere in considerazione è il supporto agli standard audio più recenti, primo fra tutti il Dolby Atmos. Il Dolby Atmos conferisce un’ulteriore dimensione ad un impianto home theatre, quella dell’altezza, aumentando moltissimo il coinvolgimento.
Un’ altra implementazione fondamentale dell’HDMI 2.1 è eARC, Enhanced Audio Return Channel, il canale audio di ritorno che consente di inviare l’audio del TV al sintoamplificatore. I vantaggi offerti sono moltissimi: audio multicanale lossless e object based (come il Dolby Atmos), riconoscimento automatico del dispositivo connesso all’ingresso HDMI e configurazione direttamente da TV.
Poco dopo l’uscita dei nuovi modelli Denon e Marantz , alcuni utenti si sono accorti che il segnale UHD @ 120Hz e 8K @ 60Hz in ingresso dalle console non veniva adeguatamente processato, il produttore ha posto rimedio fornendo agli utenti un apposito HUB che risolve il problema, da agosto 2021 sono stati inoltre introdotti i nuovi lotti con il chip aggiornato.
Per beneficiare di tutte queste innovazioni è importante utilizzare cavi HDMI certificati con le seguenti etichette: High Speed Cables with Ethernet e Ultra High Speed HDMI Cable, ecco alcuni modelli sia entry level che di fascia alta:
Home Theatre 5.1 vs Home Theater 7.1 vs Home Theatre Dolby Atmos
Le sigle possono trarre in inganno, in realtà è tutto molto più semplice di quello che sembra. Nel mondo dei sintoamplificatori le sigle 5.1, 7.1, 9.1 indicano il numero di canali in uscita, e quindi diffusori che è possibile pilotare.
Un sintoamplificatore 5.1 sarà in grado di pilotare 5 diffusori + un subwoofer, quest’ultimo è generalmente attivo e non necessita di amplificazione da parte del sintoamplificatore.
Un sistema Home Theatre 5.1 sarà costituito da due diffusori frontali stereo, un diffusore centrale per i dialoghi, due diffusori posteriori per il surround e il subwoofer.
Un sintoamplificatore 7.1 avrà a disposizione 7 canali di uscita + il subwoofer, attenzione però perchè in alcuni casi questi amplificatori sono in grado di pilotare anche i diffusori per il Dolby Atmos, creando quindi un sistema Home Theatre 5.1.2.
Un sistema Home Theater 7.1 avrà rispetto al 5.1 due diffusori laterali, oltre il subwoofer. Alcuni sintoamplificatori sono 7.2 ovvero in grado di inviare il segnale di linea a due subwoofer diversi.
Sintoamaplificatore Configurazione e Calibrazione
I moderni sintoamplificatori hanno delle possibilità di configurazione un tempo impensabili. Ormai è piuttosto semplice configurare un sintoamplificatore e selezionare, ad esempio, una configurazione Dolby Atmos 5.1.2 piuttosto che 7.1, è sufficiente collegare il cavo HDMI al TV e iniziare la configurazione guidata del proprio sintoamplificatore.
Un ulteriore passo in avanti reso disponibile dai recenti sintoamplificatori è la calibrazione del suono. Molti ricevitori AV odierni sono infatti dotati di un microfono omnidirezionale che, catturando gli impulsi e gli “swipe” generati dal sintoamplificatore e riprodotti dai diffusori, sono in grado di elaborarli tramite complessi algoritmi che infine “personalizzano” il suono in base al nostro ambiente.
Esistono differenti algoritmi e ogni produttore ha scelto il suo, i più rinomati sono: Dirac Live (Onkyo, Pioneer, NAD, JBL), Audissey (Denon, Marantz), YPAO (YAMAHA).
Conoscere le connessioni di un Sintoamplificatore

Il retro del sintoamplificatore può confondere l’utente alle prime armi, ho quindi pensato che potesse essere utile una piccola guida alle connessioni presenti sul retro di un moderno sintoamplificatore AV.
Il pannello posteriore di un sintoamplificatore può essere suddiviso in connessioni audio e connessioni video, le connessioni audio possono essere digitali o analogiche.
Le connessioni analogiche di tipo RCA si trovano nella foto d’esempio nella parte superiore sinistra del sintoamplificatore, sono facilmente individuabili in quanto segnalate dai colori bianco/rosso (canale Sinistro/Destro), quella per il giradischi (Phono) è caratterizzata da un morsetto speciale (GND) per la massa.
Le uscite analogiche di linea sono invece quelle per la Zona 2 (e in questa foto anche zona 3) nonché le uscite “Pre Out” che offrono la possibilità di amplificare 7 canali tramite amplificatori esterni. Nella stessa area troviamo le uscite per i subwoofer e appena sotto gli ingressi audio digitali (2 coassiali e 2 ottici).
I connettori RCA contrassegnati dal colore giallo sono invece quelli destinati ai segnali video compositi analogici, ormai destinati ad apparecchi datati così come i connettori a componenti separati (Component).
I Trigger Out utilizzano un connettore da 3,5mm per inviare un segnale elettrico che “risveglia” dallo stand-by altri dispositivi connessi che devono rigorosamente supportare lo stesso tipo di segnale per quanto riguarda Voltaggio e corrente espressa in mA.
Il connettore Remote Control consente invece di controllare altre apparecchiature con il telecomando del ricevitore, e viceversa.
Infine la porta RS-232C: è la “nonna” della domotica odierna, ormai relegata a una nicchia. Questa porta consente di connettere sintoamplificatori, proiettori, TV, Bluray, ma anche sonde di temperatura, serrande, e altro a dei controller specifici per l’automazione come il Control4, AMX, Crestron e altri. I moderni sistemi di controllo della domotica basati sugli assistenti come Alexa o Google Assistant hanno di fatto soppiantato questo standard.