I Mini Amplificatori in Classe D sono ormai da decenni una realtà consolidata nel mondo HiFi. In questa guida all’acquisto vedremo i migliori modelli presenti sul mercato, le loro caratteristiche e le prestazioni audio.
Mini Amplificatori in Classe D: I vantaggi e le caratteristiche
I mini amplificatori in Classe D hanno innumerevoli vantaggi rispetto ai tradizionali amplificatori in Classe AB o in Classe A che possiamo così riassumere:
- Economici: un mini amplificatore in Classe D possiede una costruzione semplificata e una componentistica ridotta all’osso essendo essenzialmente basato su un chip dal costo di pochi euro. Tuttavia esistono anche mini amplificatori dal costo e dalle prestazioni più elevate della media.
- Efficienza: i mini amplificatori in Classe D (ma anche i modelli HiEnd come quelli basati su Hypex) hanno un’ elevatissima efficienza, superiore al 90%. Ciò significa che riescono a trasformare in “potenza” musicale buona parte della “potenza” fornita dall’alimentatore (è più complessa di così, ma ci sarà tempo in futuro per un approfondimento).
- Dimensioni ridotte: I due punti precedenti contribuiscono a ridurre notevolmente le dimensioni di un Mini Amplificatore stereo in Classe D. Meno componentistica e una sezione di alimentazione di dimensioni ridotte comporta un minore ingombro.
- Legge di Palmizio: meno c’è e meno si rompe.
Fatte queste dovute premesse andiamo subito a vedere i Migliori Mini Amplificatori in Classe D del 2023!
Leggi Anche:
Amplificatore HiFi: Guida all’acquisto
Fosi Audio TB10D
Questo mini amplificatore audio basato sul chip TPA3255 ha un rapporto €/Watt davvero eccellente! Ho avuto modo testarlo a fondo e potete leggere qui la recensione completa. Vi dico da subito che tutti questi mini amplificatori vengono dichiarati con potenze stratosferiche, i watt che trovate scritti sui negozi online sono da prendere molto con le molle, in questo caso la potenza reale misurata è di quasi 90W per canale su 4 Ohm e circa 46W per canale su 8 Ohm con livelli di distorsione, questi valori si riferiscono all’uso con l’alimentazione in dotazione.
Topping PA3s
Ad unb livello superiore rispetto al Fosi Audio TB10D troviamo il mini amplificatore da scrivania Topping PA3s basato sul chip Infineon Merus MA12070. La peculiarità di questo piccolo amplificatore è la disponibilità di due ingressi bilanciati (con ingresso jack TRS) oltre che i canonici ingressi RCA sbilanciati. Il design è decisamente essenziale ma curato in pieno stile Topping. Dal punto di vista delle misurazioni (che trovate qui) il Topping PA3s ha mostrato valori di distorsione (SINAD) eccellenti che lo mettono in diretta competizione con amplificatori che costano 10/20 volte il piccolo Topping come TEAC, NAD, DENON e i famosi moduli ICEPorwer125ASX2. Anche il rapporto segnale/rumore e la risposta in frequenza sono eccellenti, in particolare va segnalato che il Topping PA3s è uno dei pochi mini amplificatori in Classe D in questa fascia di prezzo a non mostrare variazioni della risposta in frequenza dovute al cambio di impedenza, che porta spesso questi mini amplificatori ad essere “aperti” e “squillanti” in modo più o meno pronunciato. Il Topping ha una risposta piatta oltre i 20kHz!
La potenza reale e misurata è di circa 46 Watt per canale @ 4 Ohm e 27 Watt per canale @ 8 Ohm, che per un amplificatore da scrivania che sarà quindi utilizzato per un ascolto in nearfield va più che bene. Per poco più di 100€ questo amplificatore è un vero affare!
Aiyima A08Pro
Torniamo al chip TPA3255 e ad un altro produttore che si distingue per i suoi mini amplificatori economici ma funzionali. Questa volta ho scelto un ampli che si distacca dagli altri come estetica. Aiyima A08Pro possiede infatti un VU Meter ben in evidenza e questo potrebbe far piacere agli estimatori del genere.
Dal punto di vista delle connessioni oltre all’ingresso RCA troviamo un’ uscita AUX, utile per collegare un subwoofer attivo. Un altro ingresso disponibile è quello Bluetooth 5.1 che consente di sfruttare i protocolli AptX-HD (48khz 24bit) AptX-LL (48/16 a bassa latenza) AptX (48/16) ed LDAC (96Khz/24Bit).
Sotto l’aspetto delle prestazioni c’è da dire che che sono inferiori al Topping PA3s per quanto riguarda la distorsione (parliamo di circa 4dB di SINAD in meno) e la dipendenza dal carico, ma ottime (per il prezzo) su altri parametri come crosstalk, range dinamico ed SNR e soprattutto ben 100W x 2 a 4 Ohm e circa la metà a 8 Ohm. Trovate tutte le misure qui.
AIYIMA A200: mini amplificatore bluetooth
Restiamo in casa Aiyima e sempre con il chip TPA3255 troviamo il modello A200 che oltre ad essere un mini amplificatore possiede anche un DAC integrato e il Bluetooth 5.1. Questo amplificatore è un compromesso, per 150/170€ ci si porta a casa un mini amplificatore, un DAC USB e un ricevitore Bluetooth 5.1. Come si evince dalle misure la parte digitale (DAC) lascia a desiderare e le prestazioni dell’amplificatore sono inferiori rispetto a quelle degli altri amplificatori di questa guida. Questo mini amplificatore potrebbe benissimo essere il regalo come primo approccio HiFi per un adolescente.
Breve storia dei mini amplificatori in Classe D: In Principio fu il T-Amp
Il capostipite dei mini amplificatori in Classe D fu il T-Amp. La maggior parte di voi lo conoscerà sicuramente, ma tanti lettori più giovani potrebbero non conoscere la storia di questo mini amplificatore stereo.
Tutto inizia nei primi anni 2000, precisamente nel 2005, anno in cui sulle pagine virtuali di TNT-Audio viene pubblicata la recensione: “Sonic Impact T-Amp – L’ammazza giganti”, che potete tutt’ora leggere a questo indirizzo.
All’epoca venne coniata la fittizia Classe T per classificare questo mini amplificatore, in realtà si trattava dalla nascente Classe D, a cui era stata appiccicata la T di Tripath, produttore del chip TA2024: il “cuore” del T-Amp. Un efficace espediente di marketing che da lì a poco fece diventare virale la parola Classe T su tutti i forum di HiFi e simili, o addirittura solo la lettera T, basti pensare che uno di questi forum ha la T nel proprio nome, divenuta ormai emblema di amplificatori economici ma ben suonanti.
Del T-Amp vennero fatte modifiche e nuove implementazioni, e perfino versioni “HiEnd”!
Sull’onda del successo vennero fuori diverse altri amplificatori con chip Tripath, non posso non citare il TA2020, il mio primo amplificatore in Classe D/T!
Amplificatore digitale: WTF??
Negli anni si è frainteso il significato della lettera D di Classe D, in molti avranno pensato che la lettera D significasse “Amplificatore Digitale“. Nei primi anni 2000 “digitale” era sinonimo di fico, la musica era digitale, i film erano digitali, quindi perchè non doveva esserlo una Classe di amplificatori?
In realtà, molto più prosaicamente, la lettera D segue in ordine alfabetico la tassonomia dei vari tipi di amplificatori.
Purtroppo però, l’ignoranza e la malafede hanno diffuso la credenza che esistano amplificatori digitali, alcuni siti lucrano sui poveri utenti novizi ed è quindi un fiorire di articoli fuffa sui migliori amplificatori digitali!1!0!
La Classe D NON è un amplificatore digitale, perchè negli amplificatori in Classe D il segnale non viene mai digitalizzato. Lo spiega bene e in modo impeccabile questo articolo sul sito di Rotel.
Buongiorno sono un neofita dell’ hi fi e sto cercando di comporre un sistema per ascolto musica in salotto 25 mq versatile.
Ho letto molto sul Vs sito ed ho apprezzato la chiarezza semplicità espositiva e competenza.
Vorrei approfittare della Vs gentilezza e chiedere un consiglio su cosa abbinare ai miei diffusori IL nota 260 xl.
Avrei individuato un prodotto versate all in one come denon ceol n11 o marantz melody cr12. Ho letto che integrano entrambi un amplificatore i classe d il denon 2x65watt 4hom il marantz 2×60 6 hom se non sbaglio. Volevo chiedere se secondo voi possono andare bene per le mie esigenze, se sono sufficientemente potenti per pilotare le nota 260 e se si quale dei due ritenete più adatto per i diffusori indicati. Approfitto per augurare a tutti voi Buona Pasqua. Grazie