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House Of The Dragon – Recensione

Questo articolo è scritto dalla pagina Facebook Consigli per La Visione” con cui collaboriamo e che vi invito a seguire.

Così finisce (cit.). O forse così inizia, se vogliamo considerare questa prima stagione di “House of the Dragon” una lunga introduzione agli eventi che saranno. E non è una critica. Non sto accusando la serie di aver fatto tanto fumo, e tanta noia.

C’è modo e modo di introdurre. Quello noioso – qualcuno ha detto “Gli anelli del potere”?…ehm, coff coff (tosse!), io no. – Ma ci siamo capiti. Al contrario, “House of the Dragon” è partito con un riferimento televisivo importante, e la paura\pericolo di assistere a un meno prodotto commerciale non in grado di rendere onore alla serie madre. Non è così. Anzi.

Questi dieci episodi, con la collaborazione del buon vecchio zio Martin, bastano a dimostrare che “House of the Dragon” può e potrà camminare sulle sue gambe. Chiaramente all’inizio paga lo scotto di non avere personaggi carismatici come abbiamo imparato a conoscere e amare. Ma pian piano, specie attraverso il necessario escamotage dei salti temporali, è difficile non pensare a personaggi che si sono evoluti.

Tipo Alicent Hightower, che con Olivia Cooke ha fatto un notevole salto di qualità. Penso anche ai suoi stessi figli, personaggi che hanno destato interesse e curiosità. Altri sono stati costanti nei loro progressi. Damon su tutti, catalizzatore di attenzione. Otto, anche. E naturalmente Re Viserys, al quale Paddy Considine ha dato sensibilità, umanità, debolezza e forza a modo suo, fino a una bellissima conclusione.

Tutto questo per dire quanto “House of the Dragon” è stata capace di raccontare in modo passionale e appassionante, vicende che probabilmente ci accompagneranno per anni in questi rinnovati sette regni.

Il comparto tecnico ha giovato di un budget molto più alto, e l’utilizzo dei draghi (si veda in particolare la splendida “danza” dell’ultimo episodio) è li a testimoniarlo. Più budget, più possibilità, ma è sempre la penna a fare la differenza. Si sa che ferisce più la penna che un dracarys, si dice così no?…e infatti la sceneggiatura, la narrazione, la costruzione e caratterizzazione dei personaggi sono state di alto, a tratti altissimo livello.

Qualcosa in controtendenza rispetto a “Game of Thrones” possiamo notarla nella gestione degli eventi finali. Esempio, è anticlimatico il fatto che solitamente il nono episodio della serie madre, era quello in cui accadeva…di tutto. Stavolta no. La conclusione poteva essere, forse…più incisiva dal punto di vista dell’azione. Poteva. Ma vabbè. Giudicandola nel complesso, sarebbe difficile sostenere che non si è trattato di qualcosa di soddisfacente, che ha generato hype e voglia di vedere episodio dopo episodio.

Ci vorrà tempo, pare…prima di vederne il seguito ed assistere alla danza dei draghi, alla guerra civile, alle mani in faccia tra le due amiche\nemiche che ne avranno di cose da dirsi, e probabilmente da farsi.

Nel frattempo, un dracarys a tutti.

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Caratteristiche

Release Date2023-02-14T00:00:01Z
EditionSteelbook Edition
LanguageItaliano
Publication Date2022-10-26T00:00:01Z
Format4K

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